domenica 21 maggio 2017

Non è proprio la stessa cosa

Tornare a uno stile meno realistico e dettagliato dopo l'exploit di Pellerin su Barbarossa è stata una discreta doccia fredda! Il lavoro svolto da Jijé e suo figlio Lorg è sicuramente professionale e, nel suo genere, molto ben riuscito (i rimpianti dello stesso Lorg di non essere stato all'altezza del compito sono ingiustificati) ma passare dallo stile moderno e meticoloso del volume precedente a questo più classico e caricaturale mi è sembrato quasi un passo indietro.
Anche i testi di Charlier, a dirla tutta, mi sono parsi piuttosto ingenui.
Sempre sia lodata la Nona Arte, comunque, che continua a far uscire questi gioielli franco-belgi.

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